Notte Europea dei Musei 2021

Notte Europea dei Musei 2021

Sabato 3 luglio torna la Notte Europea dei Musei.

Giunta alla sua diciassettesima edizione, l’iniziativa organizzata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM, prevede l’apertura straordinaria serale di musei e luoghi della cultura al costo simbolico di 1 euro (eccetto le gratuità previste per legge).

Prenderà parte all’evento anche il Museo Archeologico Nazionale di Venosa con un ricco programma di iniziative:

apertura straordinaria h. 20-23;

h. 20 visita guidata su prenotazione al num. 3337059999. 

Una manifestazione che diventa anche, in questo preciso momento storico, un’opportunità di rilancio e di promozione delle attività degli Istituti previste durante tutta la stagione estiva.

Posted by Letizia Montanguolo in Senza categoria
Riapre al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Venosa

Riapre al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Venosa

Lunedì 17 maggio il Museo Archeologico Nazionale di Venosa riapre al pubblico in un rinnovato allestimento delle sale espositive, dopo circa 30 anni, e viene intitolato al grande archeologo Mario Torelli a giusto riconoscimento del suo grande impegno per le conoscenze archeologiche del territorio e per gli importanti ritrovamenti legati al suo nome.

Il nuovo percorso espositivo sarà presentato in anteprima alla stampa alle ore 12.

Saranno presenti:

  • Lucia Borgonzoni – Sottosegretario di Stato
  • Massimo Osanna – Direttore Generale Musei
  • Francesco canestrini – segretario Regionale MiC
  • Annamaria Mauro, Direttore Regionale dei Musei della Basilicata ad interim
  • Marta Ragozzino, Direttore Regionale dei Musei della Campania
  • Marianna Iovanni, Sindaco di Venosa

Apertura al pubblico dalle ore 15,30

Al Professor Torelli, scomparso durante i lavori di sistemazione nel 2020, che aveva anche direttamente seguito, si legano i due importanti rinvenimenti di Banzi, afferenti alla collezione del museo: la Tabula Bantina e l’Auguraculum.

Il Museo nato nel 1991 ed  ospitato nel lungo camminamento seminterrato del castello di Pirro del Balzo, racconta la storia della città di Venosa e del suo territorio, dalla fondazione della colonia latina del 291 a.C. e del suo antefatto, alla esplosione della città rinascimentale, espressa dalla costruzione del castello nel 1470.

A distanza di un trentennio abbiamo voluto riordinare e rinnovare il racconto museale rendendolo più ampio ed accessibile, anche con il ricorso a un sistema narrativo che utilizza soluzioni tecnologiche interattive e supporti multimediali.

Il nuovo percorso museale è organizzato in sei sezioni cronologiche e topografiche che raccontano la storia attraverso i manufatti più significativi e rappresentativi.

Opere fortemente identitarie sono presenti nei diversi segmenti cronologici: il corredo funebre di un guerriero sannita; il testo di legge della Tabula Bantina e l’Auguraculum, unica testimonianza materiale di questo tipo di monumento di tutta la romanità; la testa di Diadumeno di età imperiale; le numerose iscrizioni e le epigrafi ebraiche; i leoni di reimpiego e i cannoni del castello.

La narrazione del Museo è strettamente connessa alle evidenze del Parco Archeologico e con esso, in un legame imprescindibile, racconta la storia di Venosa.- dichiara Annamaria Mauro, Direttore Regionale dei Musei della Basilicata ad interimCi auguriamo che il racconto proposto vi emozioni, coinvolga e conduca alla visita dei resti della città antica, ospitati innanzitutto nel Parco Archeologico ma diffusi anche nell’abitato, distribuiti lungo le sue strade ed incorporati nel tessuto urbano attuale, tanto da rendere Venosa un grande museo all’aperto”.

Il nuovo allestimento del Museo Archeologico Nazionale “Mario Torelli” di Venosa rientra nel PON CULTURA E SVILUPPO 2014-2020 “Venosa (PZ). Progetto esecutivo delle Opere di riqualificazione e valorizzazione funzionale del Castello di Venosa e dell’area archeologica”.

Posted by Letizia Montanguolo in Eventi
Dantedì – Noi insieme a riveder le stelle

Dantedì – Noi insieme a riveder le stelle

Giovedì 24 marzo 2021, per la 1^ edizione del DANTEDÌ, istituito dal MiC – Ministero della Cultura per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante Alighieri (avvenuta il 14 settembre 1321), la Direzione Regionale Musei Basilicata e l’intera Rete dei Musei e dei Luoghi della cultura lucana, presentano 9 originali videoclip prodotti dal TeatroPAT con la collaborazione di TRM di Matera.

Dante, quel genio inesauribile – e sempre contemporaneo – nel cui capolavoro letterario continuiamo a riconoscerci, sarà al centro delle letture teatrali di Anna Onorati e Giusi Zaccagniniadattamenti musicali di Anna De Meo, con la supervisione di Marco Bileddo, Direttore artistico del TeatroPAT.

Alle ore 11.00 di Giovedì 25 marzo 2012, sulle rispettive pagine Facebook degli Istituti museali (a cui si accede liberamente senza essere iscritti a FB, trattandosi di pagine istituzionali) e sui social della DRMB (Instagramm, Twitter e FB), sarà possibile assistere, in maniera virtuale, alla proiezione in prima assoluta di questo originale e intrigante lavoro collettivo, incentrato sulla selezione dei seguenti brani: INFERNOCanto I (inizio); Canto V (Minosse / Paolo e Francesca); Canto XXXIII (Conte Ugolino) / VITA NOVACanzone XV (Cio’ che m’incontra); Canto XXVI (Sia prosa ve versi / Color d’amore e di pietà sembianti).

Per facilitare i collegamenti pubblichiamo i link delle pagina FB:

  • Museo Archeologico Nazionale, Venosa

https://www.facebook.com/MuseoeParcoArcheologicoVenosa

Il DANTEDÌ,è nato con l’intento di mettere insieme tante cose: dialogo, visione, gioco,  poesia, elaborazione creativa e anche riconoscimento collettivo e civile del Paese attorno al poeta che ha fondato la nostra lingua letteraria.

I videoclip che presentiamo, nel corrispondere appieno a queste caratteristiche, pensiamo che possano (debbano) sollecitare la partecipazione di tutti, in particolare il mondo della scuola.

Il DANTEDÌ, ci ricorda, inoltre, che Dante è di tutti. E in questa prima edizione, che coincide tristemente con con la pandemia da Covid 19, ci insegna che guardare a Dante oggi è ancora più simbolico: l’umanità si è ritrovata in una “nuova selva oscura” di paure e incertezze, ma è la speranza del cambiamento a muoverci verso la luce, come quell’allegoria universale che è la “Commedia”.

 

N.B. I video saranno disponibili anche nei giorni successivi.

Vi aspettiamo online!

Posted by Letizia Montanguolo in Eventi